Lario Reti Holding, società a capitale interamente pubblico partecipata dagli Enti Locali, è il gestore del Servizio Idrico Integrato per tutti i Comuni della Provincia di Lecco. Grazie ad un’esperienza decennale, gestisce oltre 450 sorgenti, 130 pozzi, la potabilizzazione dell’acqua del Lago di Como, più di 2.600 km di condotte acquedotto e oltre 1.700 km di condotte fognarie, assicurando la manutenzione di reti e impianti nonché la distribuzione capillare delle acque fino al rubinetto di casa tua, il loro collettamento e la successiva depurazione.

In qualità di gestore del Servizio Idrico Integrato, l’azienda organizza il servizio e persegue gli obiettivi posti dai Comuni, dalla Provincia di Lecco e dalle altre Autorità competenti, occupandosi della manutenzione ordinaria, straordinaria e dei nuovi investimenti infrastrutturali, degli allacciamenti, della bollettazione, della riscossione della tariffa e di tutti quei servizi direttamente collegati alla clientela.

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I dettagli del progetto

Dal 2016, anno di affidamento della gestione del servizio sull’intera provincia di Lecco, Lario Reti Holding ha investito con costanza nell’ammodernamento delle infrastrutture idriche del territorio servito e si appresta ora ad avviare uno dei progetti più importanti mai realizzati: la posa del collettore fognario da Civenna (frazione di Bellagio – CO) a Valmadrera – passando per terra e per lago attraverso Oliveto Lario; Valbrona (CO); Moregallo/Moregge (frazioni di Mandello del Lario) e Paré (frazione di Valmadrera) fino al depuratore di Rio Torto a Valmadrera*.

I lavori, necessari a collegare le fognature degli abitati locali al depuratore di Valmadrera, sono iniziati con i primi mesi del 2021 e continueranno, in diverse fasi e località coinvolte, fino all’autunno 2022.

“La previsione di spesa su questa opera rappresenta più di un quarto degli investimenti totali previsti per il 2021 – continua Cavalliersi tratta di un investimento molto sfidante anche sotto il profilo tecnico, unico del suo genere e molto complesso, data la presenza di lunghi tratti di tubazione con posa sublacuale. Il nostro lago, infatti, nelle zone interessate dai lavori è molto profondo e la scogliera particolarmente scoscesa. Abbiamo vagliato tutte le varianti di progetto possibili e si è scelto di passare nel lago per minimizzare l’impatto su strada, circolazione e frequentazione dei luoghi, nonché per ridurre e contenere i costi: gli scavi su strada hanno tempi ed un impatto economico superiore anche per via dei ripristini necessari.”

Gli interventi sono suddivisibili in due lotti: quello sublacuale per la posa di due condotte a centro lago tra la località La Piana ad Onno (frazione di Oliveto Lario) e Parè (frazione di Valmadrera) e quello di opere a terra, per la costruzione delle 9 stazioni di pompaggio che spingeranno i reflui lungo le condotte, nonché per la posa della tubazione su strada da Parè fino al depuratore di Valmadrera Rio Torto, lungo Viale Promessi Sposi e via Castagnera fino al Tennis Club. Per consentire la realizzazione di questi due principali lotti si sono inoltre resi necessari numerosi interventi propedeutici e complementari, in parte già completati (separazione della rete fognaria ad Oliveto Lario) ed in parte in via di completamento (potenziamento e ammodernamento del depuratore di Valmadrera).

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La condotta posta a fondo lago sarà suddivisa in due tratte. La prima collegherà la stazione di sollevamento n°7 posta in Località La Piana ad Onno (Comune di Oliveto Lario) con la stazione di sollevamento n°8 posta presso l’Hotel Nautilus in frazione Moregge del Comune di Mandello del Lario (il Comune di Mandello presenta una parte territorialmente separata da quella principale e posta sulla stessa sponda di Oliveto Lario e Valmadrera). La seconda, invece, collegherà la suddetta stazione n°8 con la frazione Parè di Valmadrera. L’importo di investimento per questo lotto è di 4,5 milioni di Euro, in parte co-finanziato da Regione Lombardia.

Ciascuna delle due tratte, che nelle parti iniziali e finali si collegherà alle stazioni di sollevamento poste in superficie, sarà fissata alle scogliere fino a raggiungere il centro del lago. La realizzazione di questa opera tecnicamente sfidante ha comportato una progettazione molto complessa e, allo stesso modo, richiederà tecnologie all’avanguardia per la messa in posa delle condotte. In particolar modo, per la realizzazione del progetto si è proceduto alla rilevazione della morfologia del fondo del lago al fine di averne una mappatura completa (batigrafia), con classificazione dei fondali (descrizione della composizione del fondo, identificazione dei substrati rocciosi), individuazione degli ostacoli e identificazione del tracciato di posa.

Nella progettazione dell’opera si è inteso scegliere un tracciato che riducesse al minimo la lunghezza delle condotte, fosse il più rettilineo possibile e sfruttasse al massimo la pendenza naturale del terreno nelle aree di approdo, cioè di ingresso e uscita dal lago (così da generare naturalmente una quota di spinta dell’acqua grazie alla pendenza).

Le due tratte di condotta saranno interrate fino a 10 metri di profondità nelle zone di approdo, per evitare interferenze con natanti e altri problemi provenienti dalla superficie, per poi proseguire in acqua con successivi ancoraggi alla roccia fino al raggiungimento del fondale. Qui saranno zavorrate grazie a semigusci in calcestruzzo opportunamente fissati alle tubazioni in modo da impedirne il movimento e lo spostamento, sia in fase di posa che di successiva operatività.

Le due condotte, realizzate in polietilene ad alta densità (PeAD) classificato come PE100 PN 16 SDR 11 a norma UNI EN 12201, avranno, rispettivamente, una lunghezza di 3,8 e 5,6km, per un totale di 9,4km di tubazioni sublacuali.

La futura manutenzione delle condotte sarà assicurata da un’innovativa soluzione, che prevede il passaggio, internamente alla tubazione, di un PIG-train (in gergo “maialino”), un piccolo macchinario spinto dalla pressione dell’acqua che consentirà di pulire la superficie interna del tubo e di sigillare eventuali fori tramite l’uso di resine ad azione istantanea.

Contemporaneamente alla posa delle tubazioni sul fondale, sono e saranno realizzate due tipologie differenti di opere a terra: la realizzazione di 9 stazioni di pompaggio, che spingeranno i reflui lungo le varie tratte e lo scavo su strada per la posa della condotta dal punto di approdo a Parè fino al depuratore di Valmadrera Rio Torto. L’importo di investimento per questo lotto è di 5 milioni di Euro.

Le stazioni di sollevamento sono state progettate tenendo conto anche delle situazioni di emergenza o correlate ad eventuali manutenzioni, saranno collegate alla rete di telecontrollo di Lario Reti Holding e dotate di tutti gli accorgimenti finalizzati alla riduzione del rischio di sversamento dei liquami.

I dettagli delle nove stazioni sono i seguenti:

  • Stazione Sollevamento 1: sarà realizzata all’interno di un piccolo piazzale in Località Cava San Giorgio (Oliveto Lario), a margine della S.P. 583 compreso fra la carreggiata stradale e la recinzione di una proprietà privata.
  • Stazione Sollevamento 2: le opere sono già state in parte realizzate in Località Convalescenziario, lungo la S.P. 583, a Sud della frazione di Limonta.
  • Stazione Sollevamento 3: si prevede di realizzare la stazione all’interno del piazzale attualmente adibito a isola ecologica in Località Sumpiazzo, tra le frazioni di Limonta e Vassena.
  • Stazione Sollevamento 4: l’opera sarà realizzata all’interno di un’area di proprietà privata in prossimità dell’incrocio con via Rossini.
  • Stazione Sollevamento 5: da realizzarsi in località Madonna delle Selve, occupando un piccolo piazzale a margine della S.P. 583 compreso fra la carreggiata stradale ed il versante.
  • Stazione Sollevamento 6: si prevede di realizzare la stazione in località La Peschiera, utilizzando uno spazio posto tra la S.P. 583 e la riva del lago.
  • Stazione Sollevamento 7: si prevede di realizzare la stazione in località La Piana della frazione di Onno, nel parcheggio adiacente alla S.P. 583 con accesso dall’incrocio con via Alfonso della Valle. Da questa stazione prenderà il via la prima tratta sublacuale.
  • Stazione Sollevamento 8: si prevede di realizzare la stazione di rilancio nei pressi dell’Hotel Nautilus in frazione Moregge del Comune di Mandello del Lario. A questa stazione arriverà la prima tratta sublacuale e da qui prenderà il via la seconda, con destinazione Parè, nei pressi del porto.
  • Stazione Sollevamento 9: la stazione sarà realizzata nell’area verde situata presso l’incrocio tra Viale Promessi Sposi e via Bovara, di proprietà del Comune di Valmadrera.

 

Gli scavi su strada, che invece partiranno dalla zona del porto di Parè, sono stati integrati con le opere di riqualifica generale dell’area, già realizzate negli scorsi anni, al fine di coordinare al meglio gli interventi sulle aree interessate. Alcune parti di condotta sono state quindi già realizzate, per non dover intervenire nuovamente su aree di recente rinnovo. La parte di condotta via terra ancora da realizzare ha uno sviluppo complessivo di 1,3km, suddiviso in tre tratti:

  • Dal pozzetto terminale della condotta sublacuale in località Parè (zona porto) fino alla stazione di sollevamento n°9 lungo Viale Promessi Sposi (la zona delle nuove rotonde è già dotata delle condotte e non sarà quindi oggetto di lavori).
  • Dalla stazione di sollevamento n°9 all’incrocio tra Viale Promessi Sposi e Via Castagnera (lungo la carreggiata stradale di Viale Promessi Sposi).
  • Dall’incrocio tra Viale Promessi Sposi e Via Castagnera, seguendo Via Castagnera fino al parcheggio antistante l’area sportiva di via Rio Torto, passando tra le attrezzature sportive fino all’allaccio con il collettore intercomunale già esistente che recapita i reflui di Valmadrera e dintorni al depuratore di Rio Torto.

Per poter consentire degli interventi della magnitudine descritta sono necessarie numerose opere propedeutiche e complementari. In particolare, le attività più rilevanti sono state: la separazione della rete di fognatura mista nelle frazioni di Vassena, Limonta e Onno in Comune di Oliveto Lario ed il potenziamento e rinnovo del depuratore di Valmadrera Rio Torto, che è stato adattato per ricevere i reflui di altri 12.000 abitanti equivalenti – stimati al 2030 e comprensivi di residenti, fluttuanti (incluso l’afflusso turistico e stagionale) e produttivi/zootecnici.

In particolare, ad Oliveto Lario, fino al 2019, era presente una rete fognaria mista, che riceveva quindi sia la quota meteorica che quella di reflui urbani. Con un investimento che ha sfiorato il milione di euro ed un lavoro durato due anni, Lario Reti Holding si è occupata della separazione delle reti, posando 2,9km di nuove tubazioni, 125 camerette di ispezione e 4 stazioni di sollevamento. Tale investimento è stato realizzato per gestire il carico di reflui urbani separatamente da quello di pioggia e quindi per efficientare la gestione della depurazione. Il collettore intercomunale verso Valmadrera è già stato quindi in parte realizzato negli anni scorsi, ma potrà entrare in definitivamente esercizio solo con la costruzione delle 9 stazioni di rilancio intermedie e del tratto terminale di collegamento con l’impianto di depurazione di Valmadrera.

Per quanto riguarda infine il depuratore di Valmadrera stesso, sono state effettuate le opere di adeguamento, ammodernamento e potenziamento dei pretrattamenti di grigliatura, sollevamento in testa all’impianto e dissabbiatura, nonché del comparto disidratazione per un valore totale superiore ai 3 milioni di Euro, in parte co-finanziato da Regione Lombardia.

Valore opere in programma

Valore opere già realizzate

Lunghezza totale del collettore

Lunghezza della tratta sublacuale

Stazioni di pompaggio

Enti
coinvolti


L’impatto sull’ambiente e sul territorio

L’investimento, che ha richiesto un lungo intervento di progettazione e in discussione già dal 2002 tra tutti gli Enti coinvolti, si rende necessario a tutela delle acque del Lago di Como con il superamento dell’attuale gestione dei reflui fognari della sponda est del Triangolo Lariano, ad oggi avente solo parziale trattamento tramite fosse biologiche, poco performanti e comunque non adatte a gestire carichi crescenti, soprattutto nella stagione turistica. Tale situazione, oltreché essere dannosa per l’ambiente e non più sopportabile, rischia anche di causare un intervento dell’Unione Europea, con l’attivazione di una procedura di infrazione che comporterebbe notevoli sanzioni.

“Le linee guida che ci hanno dato tutti gli Enti coinvolti nel progetto – dalle Provincie di Lecco e Como ai Comuni, dalla Soprintendenza dei Beni Ambientali all’Autorità di Bacino e le Comunità Montale – sono chiare spiega Lelio Cavallier, Presidente di Lario Reti Holding – effettuare i necessari interventi nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità della zona, riducendo al minimo l’impatto su di essi e sulle attività dei residenti e di chi fruisce e vive le sponde del Lago.”

L’innovazione ambientale che l’intera opera comporterà sarà notevole; il superamento della gestione attuale dei reflui sulla sponda est del Triangolo Lariano aventi scarico a lago avrà un forte impatto sulla qualità delle acque superficiali, sulla balneabilità delle stesse e sulla loro conservazione in futuro.

“La progettazione cosciente di questi interventi, realizzata in collaborazione con tutti gli Enti coinvolti ci ha permesso di ridurre al minimo l’impatto che le nostre opere avranno sul territorio e sulla comunità e rappresenta un altro segnale del cammino “controcorrente” che abbiamo intrapreso nella gestione del servizio idrico integrato, un cammino di miglioramento, attenzione, supporto e sostegno alle comunità locali” conclude il Presidente Cavallier.


Domande frequenti

1. Perché state facendo questi lavori?

I lavori, da lungo in progettazione e in discussione già dal 2002 tra tutti gli Enti coinvolti, si rendono necessari a tutela delle acque del Lago e per superare l’attuale gestione dei reflui fognari della sponda est del Triangolo Lariano (da Bellagio a Valmadrera), ad oggi avente solo parziale trattamento tramite fosse biologiche, poco performanti e comunque non adatte a gestire carichi crescenti, soprattutto nella stagione turistica. Tale situazione, oltreché essere dannosa per l’ambiente e non più sopportabile, rischia anche di causare un intervento dell’Unione Europea, con l’attivazione di una procedura di infrazione che comporterebbe notevoli sanzioni.

L’investimento ha un valore totale che raggiunge i 9 milioni e mezzo di Euro. In parte sono finanziati da Regione Lombardia ma per la gran parte provengono dalle bollette idriche che i residenti della Provincia di Lecco riconoscono a Lario Reti Holding.

A questi 9,5 milioni di Euro si sommano altri investimenti, già effettuati o in via di completamento, per la separazione delle reti di fognatura ad Oliveto Lario (1 milione di Euro) e per il potenziamento del depuratore di Valmadrera (3 milioni di Euro) che dovrà accogliere i liquami di tutta la sponda da Bellagio a Moregallo.

Le linee guida che ci hanno dato tutti gli Enti coinvolti nel progetto – dalle Provincie di Lecco e Como ai Comuni, dalla Soprintendenza dei Beni Ambientali all’Autorità di Bacino e le Comunità Montale – sono chiare: effettuare i necessari interventi nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità della zona, riducendo al minimo l’impatto su di essi e sulle attività dei residenti e di chi fruisce e vive le sponde del Lago.

Per questo motivo abbiamo vagliato tutte le varianti di progetto possibili e si è scelto di passare nel lago per minimizzare l’impatto su strada, circolazione e frequentazione dei luoghi, nonché per ridurre e contenere i costi: gli scavi su strada hanno tempi ed un impatto economico superiore anche per via dei ripristini necessari.

Tra i passaggi di approvazione e consultazione necessari per l’avvio di un progetto di questa portata vi sono stati anche quelli con i diversi Enti che si occupano di tematiche ambientali. Dal confronto con questi attori abbiamo ricevuto numerose prescrizioni necessarie alla conservazione dell’ambiente, in particolar modo del Lago di Como.

La posa delle tubazioni sublacuali avverrà seguendo tutti i criteri prescritti dagli enti competenti e le tubazioni stesse saranno realizzate in polietilene ad alta densità (PeAD) classificato come PE100 PN 16 SDR 11 a norma UNI EN 12201.

L’innovazione ambientale che l’intera opera comporterà sarà notevole; il superamento della gestione attuale dei reflui sulla sponda est del Triangolo Lariano aventi scarico a lago avrà un forte impatto positivo sulla qualità delle acque superficiali, sulla balneabilità delle stesse e sulla loro conservazione in futuro.

L’attività di manutenzione è già stata stabilita e prevista in fase di progettazione, a partire dalla scelta delle tubazioni stesse, costituite in PEAD, un materiale plastico che non può essere corroso dall’acqua.

In base ad una rigida valutazione dei possibili rischi (incluso l’affondamento di una barca che, giunta sul fondale, dovesse colpire la tubazione!) sono previsti due tipi diversi di ispezioni periodiche: visive e strumentali standard oppure strumentali particolareggiate. Per le prime, che saranno inizialmente effettuate ogni anno, si prevede l’uso di sommozzatori (per le parti vicine a riva) e di mezzi navali e ROV controllati da remoto (i robot da immersione profonda) per le tratte più profonde. I mezzi richiesti invece per il secondo tipo di ispezione varieranno in base alla necessità, arrivando fino al coinvolgimento di palombari specializzati per immersioni profonde.

Qualora internamente alla tubazione si verificassero degli intasi causati da rifiuti buttati attraverso gli scarichi domestici nella fogna, la pulizia della condotta sarà assicurata da un’innovativa soluzione, che prevede il passaggio, internamente alla tubazione, di un PIG-train (in gergo “maialino”), un piccolo macchinario spinto dalla pressione dell’acqua che consentirà di pulire la superficie interna del tubo e di sigillare eventuali fori tramite l’uso di resine ad azione istantanea.

L’opera complessiva di posa del nuovo collettore fognario tra Civenna e Valmadrera è formalmente divisa in due progetti separati (opere su terra e opere a lago). Le aree interessate dalle opere in progetto coinvolgono più Enti ai quali sono stati richiesti i rispettivi pareri e/o autorizzazioni di competenza. Inoltre, sono stati coinvolti tutti i privati proprietari dei terreni parte delle zone di cantiere.

OPERE SU TERRA

  • Ufficio d’Ambito di Lecco
  • Provincia di Lecco – Servizio Acque
  • Provincia di Lecco – Servizio Concessioni e Reti Stradali
  • Provincia di Lecco – Servizio Pianificazione Territoriale
  • Comune di Valmadrera
  • Comune di Malgrate
  • Comune di Mandello del Lario (per le frazioni Moregallo e Moregge)
  • Comune di Oliveto Lario
  • Comune di Valbrona
  • Comune di Bellagio (per la frazione di Civenna)
  • Comunità Montana Lario Orientale-Valle San Martino
  • Comunità Montana Triangolo Lariano
  • Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Sopraintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • Agenzia Regionale Protezione Ambientale Lombardia – Dipartimento di Lecco
  • Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza
  • Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori
  • Regione Lombardia – Ufficio Territoriale Regionale Insubria Provincia Di Como
  • Regione Lombardia – Ufficio Territoriale Regionale Brianza Provincia Di Lecco

 

OPERE A LAGO

  • Ufficio d’Ambito di Lecco
  • Provincia di Lecco – Settore Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca
  • Provincia di Lecco – Settore Viabilità, Protezione Civile, Trasporti
  • Comune di Valmadrera
  • Comune di Mandello del Lario (per le frazioni Moregallo e Moregge)
  • Comune di Valbrona
  • Comune di Oliveto Lario
  • Agenzia Regionale Protezione Ambientale Lombardia – Dipartimento di Lecco
  • Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza
  • Comunità Montana Lario Orientale-Valle San Martino (per i Comuni di Valmadrera – Mandello del Lario – Oliveto Lario)
  • Comunità Montana Triangolo Lariano
  • Consorzio del Lario e dei laghi maggiori (Comuni di Valmadrera – Valbrona – Oliveto Lario)
  • Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori
  • Regione Lombardia – Ufficio Territoriale Regionale Insubria Provincia Di Como
  • Regione Lombardia – Ufficio Territoriale Regionale Brianza Provincia Di Lecco

Galleria fotografica

Progetti

Queste cartine mostrano gli interventi relativi alla nuova tratta Oliveto Lario – Valmadrera, sia per via di terra che sublacuale. Per quanto concerne la tratta a terra la parte interessata sarà dalla zona porto di Parè fino all’incrocio con Via Castagnera, per poi proseguire fino al parcheggio antistante l’area sportiva e allacciarsi al collettore esistente che termina al depuratore di Rio Torto. Per quanto concerne, invece, la tratta sublacuale, viene mostrato l’intervento che dalla stazione di sollevamento 7, passando per la stazione 8, termina al pozzetto finale della condotta sublacuale a Parè.

Cantiere di terra Moregallo

Presso il cantiere presente alla frazione Moregallo, si sta procedendo all’assemblaggio ed alla saldatura delle tubazioni in stringhe da 200 metri, che verranno poi trascinate tramite imbarcazioni alle zone interessate, per poi essere depositati sul fondo del lago. Questa tubazione sarà il un nuovo collettore fognario, che consentirà di superare l’attuale gestione dei reflui tra Oliveto Lario e Valmadrera, avente solo parziale trattamento tramite fosse biologiche prima dello scarico a lago.

Operazione di varo – spiaggia del Melgone

In questa fase dei lavori si procede al varo della tubazione sublacuale. Con l’utilizzo dell’escavatore presente sulla chiatta di estrazione, vengono sollevate e flangiate parti delle tubazioni. Una volta connesse, si procede a far entrare l’acqua, in modo tale che, grazie al peso, possa depositarsi sul fondo del lago.

Stazioni di sollevamento

Le nuove 9 stazioni di pompaggio , che spingeranno i reflui lungo le varie tratte, sono state progettate tenendo conto anche delle situazioni di emergenza o correlate ad eventuali manutenzioni. Saranno collegate alla rete di telecontrollo di Lario Reti Holding e dotate di tutti gli accorgimenti finalizzati alla riduzione del rischio di sversamento dei liquami.

Approdo della condotta sublacuale da Oliveto Lario a Parè

In questa fase dei lavori si procede con la conclusione della prima parte dell’intervento sublacuale, primo dei due lotti. Questo intervento collega la stazione di sollevamento n°8 posta presso l’Hotel Nautilus in frazione Moregge del Comune di Mandello del Lario con la frazione Parè di Valmadrera.

Approdo della condotta sublacuale alla spiaggia del Melgone (frazione Moregallo)

Questo intervento collega la stazione di sollevamento n°8 posta presso l’Hotel Nautilus in frazione Moregge del Comune di Mandello del Lario con la stazione di sollevamento n°7, posta nei pressi di Onno.

Le stazioni di sollevamento 7 e 6

Questi interventi hanno portato alla costruzioni delle stazioni di sollevamento 6 e 7 ad Onno.

*Intervento finanziato dall’Unione Europea nel contesto dell’iniziativa Next Generation EU con codice PNRR M2C4-I4.4 Fognatura e depurazione – “Collettamento per depurare reflui Oliveto e Civenna 2 stralcio M2C4-I4.4 DEP440000092 G75E16000000009”. I punti di vista e le opinioni espresse nel presente documento sono solo quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o della Commissione europea. Né l’Unione europea né la Commissione europea possono essere ritenute responsabili per essi”

Maggiori informazioni sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono disponibili ai seguenti link:

Italiadomani PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA: https://www.italiadomani.gov.it/content/sogei-ng/it/it/home.html

Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: https://www.mase.gov.it/pagina/pnrr