L’acqua è un bene prezioso… possiamo capirlo dal suo prezzo?

Quando si parla di aumenti della tariffa idrica è difficile capire a cosa siano dovuti e a quanto, effettivamente, corrispondano: facciamo luce e sfatiamo insieme diversi luoghi comuni.

Con l’approvazione da parte del Consiglio provinciale di Lecco dell’8 luglio 2024, è stata aggiornata la tariffa del Servizio Idrico Integrato per il biennio 2024-2025.

La nuova tariffa è stata predisposta dall’Ufficio d’ambito di Lecco e sottoposta al parere obbligatorio e vincolante della Conferenza dei Comuni dell’ATO di Lecco. Il modello tariffario è stato realizzato sulla base del nuovo metodo approvato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA)[1] – che opera per garantire la promozione dell’efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare gli interessi di utenti e consumatori – alla quale spetta ora la verifica finale dell’esatta applicazione delle regole stabilite.

A cosa serve questo aggiornamento?

Il ritocco della tariffa si rende necessario per mantenere e rinnovare il sostegno agli investimenti destinati al miglioramento continuo del servizio, anche in ottica di sostenibilità, e all’affiancamento dei Comuni per quanto riguarda la verifica e il controllo degli allacciamenti alle reti di fognatura meteorica.

Allo stesso modo, contribuirà ad appianare i maggiori e non prevedibili esborsi avuti negli scorsi anni con l’incremento dei costi dell’energia – che, per Lario Reti Holding, una delle aziende più energivore della provincia, è quantificabile in +24,5 milioni di euro di spesa tra 2022 e 2023[2] –  e l’inflazione generale, che ha toccato in particolar modo il prezzo di diverse materie prime utilizzate nella gestione del servizio idrico tra cui, ad esempio, i reagenti necessari alla potabilizzazione, disinfezione e depurazione delle acque.

A fronte di una tariffa che cresce per conguagliare a posteriori i maggiori costi sostenuti, prosegue anche grazie ai finanziamenti PNRR lo sforzo di efficientamento energetico, con tre importanti progetti:

  • la riduzione delle perdite dalla rete di acquedotto;
  • la spinta verso l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili (anche tramite l’installazione di campi fotovoltaici);
  • il raddoppio dell’Acquedotto Brianteo, dal quale si attende un risparmio annuo pari a circa 7,8 milioni di KWh (pari ad oltre il 10% dell’intero consumo energetico annuo di Lario Reti Holding).

Grazie a questi miglioramenti si punta a raggiungere l’obiettivo di Sostenibilità Energetica (ENE) al 2025 stabilito da ARERA.

Gli incrementi deliberati sono infine funzionali a sostenere gli investimenti che rispondono ai nuovi obiettivi di sostenibilità ambientale e di adeguamento ai cambiamenti climatici ed ai loro effetti, non solo quantitativi ma anche qualitativi, ulteriormente rafforzati dal recente recepimento, con d.lgs. 23 febbraio 2023, n. 18, della direttiva (UE) 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo. In questa ottica, è stato programmato un importante intervento di adeguamento dell’impianto di potabilizzazione delle acque prelevate dal Lario presso la baia Parè di Valmadrera, compresa l’installazione di nuovi sistemi di trattamento finalizzato a risolvere radicalmente il problema dell’acqua “rossa”.

Di quanto aumenterà la tariffa idrica?

L’incremento di spesa per un’utenza domestica residente con tre componenti sarà in media di 18 euro nel 2024 e di 20 euro nel 2025, ossia di 6,3 euro all’anno a persona. Considerato che, ad oggi, un litro di acqua del rubinetto in provincia di Lecco costa meno di 2,5 millesimi di euro, gli incrementi deliberati sul periodo 2024-2029 comporteranno un incremento complessivo del prezzo – per litro d’acqua – inferiore ad 1 millesimo di euro, comprensivo dei costi di fognatura e depurazione.

La tariffa sostiene anche le risorse destinate all’erogazione dei Bonus Idrici – misure introdotte a livello nazionale e locale per sostenere le famiglie in difficoltà economica. Secondo gli ultimi dati raccolti da Cittadinanzattiva[3], in provincia di Lecco il bonus medio è di € 113/anno, il più alto della regione Lombardia e più alto della media italiana (104€/anno). Per le famiglie beneficiarie di questi strumenti, l’incremento di spesa annua di un’utenza con tre componenti corrisponde a 3 euro complessivi (1 euro a persona).

Insomma, l’acqua è un bene prezioso e non lo si percepisce dal suo prezzo!

[1] Sito web ARERA: metodo tariffario MTI-4 – 2024/2029 https://www.arera.it/comunicati-stampa/dettaglio/acqua-nuovo-metodo-tariffario-mti-4-e-nuove-regole-per-la-qualita-tecnica

[2] I consumi energetici della Società per il 2023 sono stati pari a 223.970 GJ, con una diminuzione del 5% rispetto al 2022. Lario Reti Holding utilizza solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate e la impiega per innumerevoli scopi, tra cui il prelievo dell’acqua dal sottosuolo tramite i pozzi, il funzionamento degli impianti di potabilizzazione e di pompaggio, nonché di raccolta e depurazione delle acque reflue. Data la natura stessa del Servizio Idrico Integrato, tali impianti sono in funzione 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno. Per approfondimenti: http://www.larioreti.it/sostenibilita/

[3] Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva: Rapporto Acqua 2024 basato su dati e tariffe 2023: https://www.cittadinanzattiva.it/notizie/16335-acqua-costi-consumi-e-sprechi-nel-nostro-paese-i-nuovi-dati-di-cittadinanzattiva.html

 

ARTICOLO A CURA DI LARIO RETI HOLDING