Taceno: potenziamento dell’impianto e interventi per la riduzione del rischio idraulico presso il depuratore

Comuni interessati: Taceno,
Settore: depurazione
Valore Iva Esclusa: 340.000
Inizio Lavori: Marzo 2024
Fine Lavori: Novembre 2024
Risoluzione di Infrazione Europea: No
Status del progetto: concluso

Descrizione

L’impianto di depurazione di Taceno è costituito da un insieme di edifici e vasche che sono posizionate all’interno di un’area interclusa tra l’argine destro del Torrente Pioverna, sulla cui sommità è presente una viabilità secondaria (pista ciclopedonale) e la sponda sinistra dell’alveo del Torrente Mortesina che scorre in stretta adiacenza al depuratore.

Alcuni interventi sono finalizzati a eliminare le cause che possono amplificare le condizioni di rischio residuo, mentre altri mirano a contenere l’innalzamento dei livelli idrici nei pressi del depuratore situato lungo la sponda sinistra del Torrente Mortesina.

La principale fonte di rischio per la struttura del depuratore è rappresentata dalla chiavica utilizzata per regolare l’immissione del Torrente Mortesina nel Pioverna: la regolazione manuale della chiavica comporta il rischio che un’errata manovra possa avere conseguenze gravi, più pericolose di un deflusso non regolato, che non rappresenta un rischio effettivo per il depuratore. Inoltre, l’ostruzione causata dai due collettori in ingresso e uscita dall’impianto, che attraversano il Torrente Mortesina a monte del tratto tombinato, complica ulteriormente la situazione.

Analizzando il rischio idraulico, durante le piene del torrente Mortesina, i livelli idrici sono determinati da quelli del Torrente Pioverna, che a sua volta è influenzato dalle restrizioni naturali e antropiche nell’alveo immediatamente a valle del depuratore. In condizioni naturali, senza ostacoli al deflusso, il livello idrico del Torrente Mortesina si uniformerebbe a quello del Pioverna, con modesti innalzamenti dei livelli idrici necessari per superare le resistenze al moto dovute alla confluenza.

Attualmente, l’ostacolo costituito dalla paratoia di regolazione e la significativa ostruzione rappresentata dal ponte canale, attraverso cui passano i collettori di scarico e di ingresso all’impianto, creano un deflusso rigurgitato nel Torrente Mortesina, innalzando i suoi livelli idrici a monte. La soluzione originaria di regolare il deflusso del Mortesina tramite la chiavica di regolazione si è rivelata problematica, determinando conseguenze peggiori di quelle che intendeva risolvere.

Lo Studio di Fattibilità Tecnica ed Economica ha quindi proposto la completa rimozione della chiavica di regolazione, insieme alla demolizione di una porzione del muro di cinta che la ospita e del tratto tombinato a monte. Questa soluzione, confermata dopo il confronto con gli enti preposti, include la ricostruzione dell’intera porzione di alveo interessata dalla tombinatura esistente.

Per ridurre il rischio idraulico, si prevede la rimozione della paratoia di regolazione e di una porzione del muro di cinta finale. È inoltre necessario adeguare in altezza il muro di sponda sinistra del Torrente Mortesina e prolungarlo fino a innestarlo completamente nel muro a valle. In questo scenario progettuale, l’aumento dei livelli idrici del Torrente Pioverna e del Torrente Mortesina provocherebbe un deflusso con sezione maggiorata rispetto alle condizioni attuali, annullando quasi completamente il rischio residuo per il depuratore.

Gli interventi di adeguamento del muro perimetrale di sponda sinistra del Torrente Mortesina devono essere coerenti e completati con l’adeguamento in altezza del muro perimetrale parallelo al cancello di ingresso. Attualmente, il muro lungo il corso d’acqua ha un’altezza di circa 1,05 metri rispetto al piano stradale interno, con un deficit di circa 1 metro rispetto alla quota sommitale del muro frontale che ospita la chiavica di regolazione. La porzione di muro parallela all’ingresso del depuratore ha un’altezza di circa 0,85 metri.

L’intervento, sebbene concettualmente semplice, presenta insidie legate alla stabilità globale dell’intera sponda. L’analisi dettagliata del muro esistente ha rivelato la presenza di profonde fessure e depressioni alla base della muratura, causate da cedimenti del terreno. Questi problemi derivano dalla differente stratigrafia della sponda rispetto al muro esistente, realizzato con una muratura in sassi cementati debolmente.

Durante le fasi preliminari del progetto è stata condotta una campagna di indagine per analizzare adeguatamente il contesto specifico, i cui risultati sono riportati nella relazione geotecnica di progetto. Il progetto definitivo esecutivo segue la terza ipotesi progettuale dello S.F.T.E., che prevede il completo rifacimento del muro di sponda sinistra del Torrente Mortesina, preceduto dalla formazione di un sistema di micropali profondi 8 metri. La trave di testa delle opere di fondazione costituirà la base della nuova muratura, che sarà realizzata ex novo.

L’intervento prevede anche la costruzione di una nuova muratura di chiusura nel tratto parallelo alla tombinatura attuale, fino alla chiusura sul muro di cinta esistente a valle. Il muro parallelo all’ingresso sarà adeguato in altezza e forma, inglobando la struttura esistente, con la formazione di una nuova fondazione all’interno del sedime del depuratore.

A completamento delle opere, il progetto prevede interventi per garantire la tenuta idraulica in corrispondenza del cancello di ingresso, tra cui:

  • La saldatura di un lamierino di chiusura nelle luci principali attualmente occupate da sbarre verticali.
  • La saldatura di un profilo metallico a C lungo le piantane del cancello, con guarnizioni in EPDM che sigillano le ante in condizioni di chiusura.
  • La formazione di una piccola trave di fondazione alla base del cancello, che alloggia un profilo a C con guarnizioni in EPDM per sigillare le ante del cancello.

Infine, il progetto include la realizzazione di una passerella metallica per superare l’alveo del Torrente Mortesina, permettendo controlli e manutenzioni delle camerette dei collettori in arrivo e in uscita dall’impianto. Una volta rialzati i muri perimetrali, la sponda opposta diventerà irraggiungibile dall’interno del depuratore. La passerella sarà supportata dalla parte terminale della muratura che ospita la chiavica di regolazione. È prevista anche la rimozione della recinzione che protegge l’imbocco del tratto tombinato, non essendo più necessaria

Con l’occasione sarà rinnovata anche la tubazione di scarico delle acque depurate, attualmente passante nella zona interessata dai lavori sopra elencati.