Il Potabilizzatore di Valmadrera è il principale impianto di potabilizzazione della Provincia di Lecco. Preleva l’acqua da 32 metri di profondità dalla baia di Paré, a Valmadrera, e tramite una serie di processi chimico-biologici, la rende potabile per distribuirla poi attraverso l’Acquedotto Brianteo alla zona sud della Provincia di Lecco, fino ad alcuni Comuni delle Province di Monza e Como.

 

La portata di prelievo dal Lago, registrata giornalmente fin dal 2011, si attesta su una media di 615 litri al secondo. Nel corso degli anni si sono registrate, in stagioni particolarmente calde, punte di prelievo superiori ai 1.000 litri al secondo e, in occasione di mesi eccezionalmente piovosi o freddi, prelievi inferiori ai 550 litri al secondo.


Il processo di potabilizzazione

Tramite delle prese poste in profondità, l’acqua viene prelevata dal Lago (con una portata massima nominale di 1.500 litri al secondo) e, passando da una stazione di sollevamento fornita di 5 pompe, viene inviata all’impianto di potabilizzazione atraverso delle condotte in acciaio.

L’impianto vero e proprio è composto da due linee di filtrazione che hanno la capacità massima nominale di 1.500 litri al secondo. In prima fase, l’acqua viene pre-trattata con dei reagenti, dosati in funzione della qualità dell’acqua prelevata. Successivamente viene inviata alle due linee di filtrazione con sabbia, composte da gruppi di filtri – autonomi l’uno rispetto all’altro – per consentirne la manutenzione senza interrompere la produzione dell’impianto.

 

Una volta terminata la filtrazione, viene controllata la quantità di cloro residuo nell’acqua e si procede all’eventuale immissione di cloro in caso di necessità. L’acqua viene accumulata in due vasche interrate da cui, tramite l’utilizzo di pompe indipendenti, viene immessa in rete.